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Casimiro Teja

La mostra del grande umorista all'Archivio di Stato

tejaTorino, 23 settembre 2013

 

Giovedì 3 ottobre alle 17.30, nella sede di via Piave 21 dell’Archivio di Stato di Torino, il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo inaugura la mostra “Casimiro Teja, sulla vetta dell’umorismo”, curata dai disegnatori torinesi Dino Aloi e Claudio Mellana. L’esposizione presenta per la prima volta insieme numerosi esempi dell’arte del “principe dei caricaturisti” vissuto a Torino a metà Ottocento. Si potranno ammirare stampe originali, caricature e tavole di illustrazione pubblicate sulle diverse riviste con cui Teja collaborò: La lanterna magica, Le scintille, Spirito Folletto, il Fischietto e Pasquino (in alcuni si firmava anche Puff).

Il pezzo forte della mostra è l'album di schizzi inediti (tavole disegnate a matita) recentemente ritrovato e acquistato da un collezionista, che viene esposto al pubblico per la prima volta. Poiché Teja realizzava incisioni e litografie di cui non sono rimasti i disegni originali, questo album costituisce una testimonianza unica del suo modo di lavorare. Altri lavori esposti sono reportage giornalistici fatti da Teja per il suo giornale: una sorta di carnets de voyage per immagini. Tra questi spicca il racconto disegnato del viaggio compiuto in Egitto per il taglio dell'istmo di Suez nel novembre 1869 e il “Viaggio da Torino a Roma”, cioè il trasferimento della capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze e poi a Roma. Arricchiscono la mostra i disegni e le vignette realizzate dagli amici contemporanei di Teja: Camillo, Dalsani, Virginio, Gonin, Caronte, Caramba e Redenti, tutti rappresentati attraverso le loro vignette sul tema della montagna, in onore dei 150 anni del Club Alpino Italiano.

Casimiro Teja, nato a Torino nel 1830, è stato uno dei più importanti caricaturisti italiani dell’Ottocento. Dopo aver collaborato con molti giornali satirici, tra cui Il Fischietto, divenne direttore del Pasquino, settimanale satirico, con cui raggiunse fama nazionale. Dopo la sua scomparsa, avvenuta a Torino nel 1897, i suoi lavori vennero raccolti in un volume con la prefazione di Edmondo De Amicis, distribuito con La Stampa. Grande appassionato di alpinismo come Quintino Sella (dedicò alla montagna molte delle sue vignette), e amico personale di Vittorio Emanuele II, Teja fu tra i primi aderenti al Cai insieme all’amico caricaturista Camillo Marietti.

La mostra “Casimiro Teja, sulla vetta dell’umorismo” rimarrà aperta al pubblico a Torino, nella sede di via Piave 21 dell’Archivio di Stato, da venerdì 4 ottobre al 16 novembre 2013. Orario: dal lunedì al venerdì 10 - 18, sabato 9 - 13. Ingresso libero.
A Torino, in piazzetta IV Marzo, c’è il monumento al caricaturista torinese Casimiro Teja. Eseguita dallo scultore Edoardo Rubino nel 1903, l’opera venne inaugurata nel 1904 in corso Cairoli e trasferita nel 1923 in piazzetta IV Marzo. Il celebre disegnatore e caricaturista fu ritratto in un altorilievo sotto una copia del busto romano del Pasquino, simbolo della satira politica che diede il nome al giornale per cui Teja lavorò sin dal primo numero e di cui disegnò la testata.



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